Architettura

La piazza come elemento cerniera, urbana e sociale

Un territorio ricco di storia e tradizioni, quello del paese di Sedilo, in provincia di Oristano: dal parco archeologico con il complesso nuragico al Santuario di S. Costantino, con l’antica tradizione bizantina dell’Ardia, la corsa a cavallo che da secoli rievoca la battaglia di Ponte Milvio.

Tradizione e innovazione: il centro abitato si è esteso e, alle tradizionali case in pietra basaltica, si sono aggiunte le nuove case a due piani in blocchi di cemento e il complesso di edilizia residenziale pubblica. Ed è proprio su quest’ultimo che si affaccia Piazza Riccio: l’area oggetto dell’intervento, di forma trapezoidale, viene letta dalla progettista, arch. Eleonora Manca, come cerniera di connessione tra l’area urbana consolidata del comune di Sedilo e l’area periferica di dispersione urbanistica, come occasione di trasformare un vuoto urbano in “luogo di riappropriazione”.


La riqualificazione parte proprio dalla individuazione delle nuove destinazioni d’uso, calibrate in base alle esigenze specifiche delle diverse fasce d’età presenti nella zona di intervento: Skate Park, Campo bocce, Parco giochi, Padiglione Relax, Parco e Verde.

Foto Arch. Eleonora Manca


Il materiale privilegiato è il calcestruzzo: idoneo al pattinamento, resistente all’usura e alle pressioni, grazie alla sua duttilità è stato utilizzato non solo per le onde dello Skate Park e per la platea del Padiglione Relax, con finitura superiore a specchio, ma anche per il Campo bocce, con una finitura superiore in sabbia lavata.

Foto Arch. Eleonora Manca


Anche per i due percorsi pedonali che attraversano la piazza la scelta del calcestruzzo con una lavorazione attenta al dettaglio si rivela determinante per differenziare i due camminamenti nelle finiture di superficie e nel passo delle lastre: per il taglio trasversale della “passeggiata 1” (vedi diagrammi funzionali p. 12) le lastre in calcestruzzo finito a grana grossa con inerti tendenti al colore bianco hanno un passo di posa di 70 cm, mentre per il taglio diagonale della “passeggiata 2” le lastre in calcestruzzo finito a grana fina con inerti tendenti al grigio ferro hanno passo di posa di 40 cm. Anche le sedute in calcestruzzo, larghe 80 cm e alte 60 cm, con lunghezze variabili, riprendono la stessa finitura dei camminamenti in cui sono inserite.

Progetto Piazza Riccio, Sedilo – Arch. Eleonora Manca

Progetto Piazza Riccio, Sedilo – Arch. Eleonora Manca


Un intervento puntuale, dunque, finalizzato a ricucire un tessuto urbano ma anche sociale, con un approccio attento alla “scala umana” oltre che a quella urbanistica: proprio come nella sistemazione della Place de la Grand Paix a Montreal – tra i riferimenti progettuali citati dall’arch. Manca –, la trama creata dall’intersezione e dalla sovrapposizione delle aree verdi e delle pavimentazioni dei percorsi obliqui sembra quasi ricreare la metafora di un territorio ricco di culture e tradizioni molto diverse tra loro, anche nell’intervento di “agopuntura urbana” della piazza di Sedilo, le due direttrici che si intersecano con la pista da skate definendo le diverse aree funzionali sono messe fin dai primi schizzi di progetto in relazione con la maglia viaria circostante, sottolineando l’importanza dell’intervento, dovuta non tanto alle dimensioni, quanto alla collocazione e al ruolo di cerniera, in un’area che si configura come “occasione di connessione e di collegamento”.

Foto Arch. Eleonora Manca
Laura Cristina Pepponi
Architetto con un Dottorato in Disegno e rilievo del patrimonio edilizio, autrice di oltre 50 articoli per la rivista “L’industria italiana del Cemento” (dal 1996 al 2009), ha svolto attività di collaborazione e ricerca presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione per la catalogazione di beni culturali e presso il Dipartimento di Biologia Vegetale (Università di Roma “La Sapienza”) per l’elaborazione del Sistema Informativo Territoriale per la gestione delle Aree Verdi del Comune di Roma. Si è occupata di progettazione di sistemazioni urbane e di allestimenti espositivi e ha collaborato a diverse pubblicazioni, anche con l’elaborazione di cartografie tematiche e l’analisi di opere architettoniche sia contemporanee che storiche.

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