“Ma allora non si finisce mai di studiare…”. Questo è uno dei commenti più frequenti che si possono ascoltare quando una scolaresca viene in visita in una cementeria.
Spesso, infatti, chi non conosce l’industria pensa, erroneamente, che una volta iniziato a lavorare non ci sia più nulla da imparare, perlomeno in un’aula.
In realtà la formazione continua del personale, sia di tipo tecnico che comportamentale, è uno degli strumenti più efficaci in mano alle aziende per avere un personale sempre più competente e preparato.
Naturalmente formare e aggiornare degli adulti che hanno comunque già un’esperienza lavorativa, in qualche caso anche consolidata, richiede delle competenze e delle metodologie specifiche per poter essere efficace.
Gli operatori di cementeria sono persone molto attive e abituate, in molti casi, a lavorare all’aria aperta giorno e notte, a seconda dei turni di lavoro, e in qualsiasi condizione climatica.
Mantenere la loro attenzione per otto ore seduti in un’aula non è molto semplice.
Nella mia attività di formatore con vent’anni di esperienza d’aula ho elaborato un metodo che porta alla massima efficacia senza risultare troppo impegnativo per i partecipanti.
Cerco di mantenere l’attenzione alta con provocazioni, giochi e proiezioni di video in modo che possano emergere i diversi punti di vista e le esperienze lavorative personali.
La formazione è anche un’occasione per conoscersi meglio reciprocamente e per comprendere, più nel dettaglio, le diverse attività che quotidianamente si svolgono in un impianto grande e complesso come una cementeria.
Quando la formazione non è fine a se stessa, e quanto appreso e condiviso in aula viene messo a sistema, i risultati migliorativi sono costanti e continui.
E se qualcuno appena assunto pensa di aver smesso di studiare, scoprirà che ha appena iniziato ad apprendere.