Architettura

Messner Mountain Museum: il calcestruzzo si fonde con le Dolomiti

Inaugurato il 23 luglio 2015, sulla cima di Plan de Corones in Trentino Alto Adige, il Messner Mountain Museum Corones è il sesto e ultimo Museo della Montagna voluto da Reinhold Messner.

Ancora una volta l’archistar Zaha Hadid ha trovato nel cemento e nel calcestruzzo la risposta ideale per dare forma alle sue idee.

Le superfici curve tipiche delle realizzazioni di Zaha Hadid si incastonano nella roccia creando una continuità visiva tra montagna e opera, in perfetta armonia con il contesto naturale nel quale il museo si inserisce. Dall’esterno sono visibili solo gli ingressi che, come cannocchiali, aprono la vista su un ampio panorama che va dalle Alpi della Zillertal, all’Ortles fino alle Dolomiti. Lo spazio espositivo si sviluppa completamente in sotterraneo, su tre livelli dalle linee morbide, per una percezione dinamica degli spazi.

Il calcestruzzo è il materiale che caratterizza tutta la costruzione, l’unico capace di rievocare naturalmente le colorazioni geologiche locali e di coniugare l’altissima stabilità costruttiva e le dimensioni con un’estrema snellezza.

Oltre alla struttura gettata in situ, il calcestruzzo è stato utilizzato anche per realizzare gli elementi e i pannelli, esterni e interni, che con le loro forme irregolari complesse rievocano il profilo della montagna. Alcuni di essi sono stati realizzati direttamente in situ mentre per le configurazioni più ardite si è ricorsi alla prefabbricazione. Il calcestruzzo rinforzato con fibre di vetro è stato “spruzzato” all’interno di stampi in polistirolo.

Sono in calcestruzzo anche le pavimentazioni interne. La superficie non completamente liscia è stata scelta per creare un effetto di continuità materica e cromatica con le superfici verticali. Una soluzione che unisce l’effetto estetico alla garanzia di resistenza e durabilità in presenza del calpestio continuo tipico dei luoghi destinati al pubblico.

Il calcestruzzo ha consentito ancora una volta a Zaha Hadid di interpretare liberamente le forme geometriche. Solido nella sensazione tattile e malleabile nella forma, in quest’opera il calcestruzzo esprime al meglio la sua capacità di integrarsi nell’ambiente naturale.

Michela Pola
Ingegnera con esperienza nel mondo associativo del settore cemento e calcestruzzo. Da tempo impegnata sui temi tecnici, ha recentemente assunto un ruolo nella comunicazione di Federbeton, per una connessione più efficace fra contenuti tecnici e strumenti di comunicazione.

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