Sostenibilità

Rapporto di Sostenibilità Federbeton 2022

Cemento e calcestruzzo sono materiali da sempre indispensabili per muoversi, abitare, lavorare in modo sicuro e confortevole. Grazie all’impegno della filiera produttiva contribuiscono anche e in maniera sempre più efficace alla sostenibilità delle costruzioni. Il Rapporto di Sostenibilità 2022 testimonia proprio questo, restituendo la fotografia di un settore fortemente impegnato nella sfida della decarbonizzazione e nella progressiva riduzione degli impatti.

Consapevole di ricoprire un ruolo centrale nello sviluppo socio-economico del Paese, l’industria è pronta a contribuire alle opere del PNRR con materiali affidabili, sicuri e sostenibili.

La filiera sta procedendo, infatti, lungo il percorso delineato nel 2021 per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality condivisi a livello Europeo e fissati per il 2030 e per il 2050.

Le leve su cui si sta puntando in questa prima fase riguardano i combustibili alternativi e le materie di sostituzione, rispettivamente impiegati per la produzione dell’energia termica necessaria al processo e per la riduzione delle materie prime naturali in ingresso.

La strada che si sta percorrendo non è del tutto priva di ostacoli e vede le imprese impegnate su due fronti. Da un lato l’implementazione delle azioni per procedere verso gli obiettivi, dall’altra l’impegno aggiuntivo per superare difficoltà che, per le leve in questione, non sono di certo tecnologici, ma culturali e burocratici.

Emblematico è il caso dei combustibili alternativi, riconosciuti a livello europeo come risorsa fondamentale per la riduzione delle emissioni di CO2 e per la chiusura del ciclo dei rifiuti, ma per i quali esistono ancora ostacoli burocratici e culturali nel nostro Paese. Si procede dunque a piccoli passi, con l’auspicio di un’accelerazione che consenta di sfruttare a fondo le potenzialità del settore. L’obiettivo è quello di allinearsi, almeno, al tasso di sostituzione medio europeo. Accelerazione che dipenderà dalla capacità della filiera di dialogare con gli stakeholder e con le comunità locali, ma anche dal supporto delle amministrazioni centrali per far sì che l’approccio sia consapevole e omogeneo sul territorio.

Anche in tema della sostituzione di materia l’industria ha bisogno di un contesto favorevole. Tutti gli elementi della filiera dovrebbero contribuire a creare un mercato virtuoso, a partire dalla demolizione selettiva fino all’introduzione di incentivi per le pratiche a maggiore valore ambientale.

Si stanno facendo passi avanti importanti anche sul fronte dei prodotti che diventano sempre più sostenibili. La strategia di decarbonizzazione di Federbeton individua, infatti, i cementi a minor contenuto di clinker fra le leve immediatamente applicabili. Anche in questo caso è fondamentale il ruolo dell’amministrazione. I prodotti innovativi, come i cementi in questione, possono essere inseriti sul mercato solo dopo il rilascio di un Certificato di Valutazione Tecnica (CVT). È evidente che la diffusione dei prodotti dipende anche dalla tempestività nella risposta dell’amministrazione competente. Ad essa si deve aggiungere necessariamente una adeguata azione di informazione e sensibilizzazione da parte dei produttori nei confronti degli utilizzatori.

Per interpretare la fotografia mostrata dal Rapporto e comprendere quanto sia urgente un’azione di sistema, è utile aggiungere una riflessione in tema di competitività.

Il 2022 è stato caratterizzato da una crisi energetica senza precedenti che ha messo a dura prova la tenuta della filiera. Nonostante le difficoltà, l’industria ha proseguito sulla strada tracciata, verso la carbon neutrality al 2050. Ciò è stato possibile anche grazie alle misure di supporto messe in campo dal Governo.

A emergenza energetica rientrata, le imprese italiane si trovano ancora in una posizione di svantaggio rispetto a quelle extra-EU che non condividono gli stessi obiettivi di decarbonizzazione e le stesse normative ambientali e hanno quindi costi di produzione più bassi. L’Italia, inoltre, è particolarmente esposta all’importazione via mare. Tale situazione potrebbe tradursi in una progressiva perdita dell’industria italiana del cemento, a vantaggio dei Paesi importatori. Non parliamo di un problema dell’industria, ma di un rischio per l’intero sistema-Paese.

Per non delegare a Paesi extra-EU la sicurezza delle costruzioni e delle infrastrutture italiane occorre, dunque, valorizzare e tutelare la filiera italiana del cemento e del calcestruzzo.

Roberto Callieri
Presidente Federbeton


Pubblicato il Rapporto di Sostenibilità 2022 di Federbeton che, ormai con cadenza annuale, offre una fotografia del ruolo decisivo della filiera del cemento e del calcestruzzo per lo sviluppo sostenibile. Il Rapporto è realizzato sulla base delle performance delle aziende riunite in Aitec, Atecap e Assobeton e contiene anche alcune delle buone pratiche realizzate dalle Aziende della Federazione.

Ufficio Stampa
Ufficio Stampa Federbeton

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